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La tradizione del “Cebar Mate”

Cebar mate è l’espressione tipica che significa “preparare il mate e servirlo”.

Bere il mate in compagnia è un rito quotidiano in quasi tutte le famiglie di argentini e uruguaiani. Per loro è un “rituale” diffuso, come può essere per gli italiani offrire una tazza di caffè agli ospiti.

Ma come si prepara un mate perfetto?

Dopo essere stato riempito di erba, il recipiente viene tappato con la mano per poi essere agitato e capovolto. In questo modo, sul palmo della mano si deposita della polvere in eccesso che viene eliminata. Poi si versa sopra l’acqua calda, rigorosamente sempre nello stesso punto, in modo da inumidire solo una parte delle foglie di mate e lasciarne asciutta un’altra parte. Infine, nel punto in cui è stata versata l’acqua si inserisce la bombilla, che non va mai spostata.

Il cebador (colui che ha preparato il mate e lo offre) beve per primo il mate, aspirando l’infuso con la bombilla fino ad esaurirlo e a provocare il tipico rumore che fa una cannuccia quando finisce il liquido aspirato. A questo punto aggiunge altra acqua e passa il mate a chi è seduto alla sua sinistra: chi lo riceve lo beve fino in fondo e lo rende al cebador, che aggiunge altra acqua e lo passa al secondo invitato, poi al terzo…

Si continua facendo circolare il mate anche per ore. Le foglie inizialmente lasciate asciutte sono una specie di riserva: quando le prime foglie sono ormai esaurite, si bagnano le seconde per continuare la mateada e il cebador potrà anche spostare la bombilla nel nuovo punto di infusione. Alla fine l’erba mate sarà stata tutta sfruttata: si tratta ormai di mate lavado (“mate slavato”).

Contributo: Wikipedia