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Tango Loft Udine

Le origini del Tango

Le sue radici risalgono ai primi del ‘900, ma il tango racchiude in se non solo una genere musicale, ma la cultura di un’intera popolazione.

Ci sono molte versioni sul luogo dove è nato il tango. Fonti certe confermano che il Rio de la Plata, fra Argentina e Uruguay, è stata la culla del tango, anche se c’è chi afferma con documenti alla mano, che fu a Montevideo che venne ballato per la prima volta un tango.
Quello che è certo è che crebbe a Buenos Aires, difficile stabilire a partire da quale quartiere. Da La Boca a San Telmo, fino a Pompeya, sono molti i “barrios porteños” che giurano di avergli dato i natali. Altro dato certo è che nacque nei “conventillos”, casermoni popolari dei quartieri bassi del centro della città, abitati da emigranti di varia origine (moltissimi italiani) che diedero un apporto significativo alla suo sviluppo. 
La versione ancora oggi più diffusa sulle origini di questa danza narra che nei primi del ‘900 essa fosse sostanzialmente appannaggio della gente umile (e di qualche appartenente alle classi elevate che ogni tanto voleva provare il brivido del divertimento proletario), e così fu fino al 1912-13, quando le classi “bene” accettarono il nuovo ballo nei loro ambienti sociali.
Questo avvenne solo dopo che il tango divenne una moda in Francia, grazie ai marinai che da Buenos Aires portarono nel paese d’Oltreoceano gli spartiti de “La Morocha” e di “El Choclo”. Solo dopo che la Francia impazzì per la nuova musica gli Argentini delle classi elevate (soliti ad imitare gli europei), si accorsero che la loro terra aveva prodotto qualcosa che gli europei imitavano… e anche loro si appassionarono al tango.

In effetti, dopo che fu approdato in Europa, il tango, complici le vicende storiche che travolsero il Vecchio Continente e che lo separarono dagli avvenimenti del Sudamerica, si imbastardì e si europeizzò, si scisse dalle esperienze di vita rioplatensi che lo avevano generato e si innestò sui balli europei. In Italia diventò il ballo “liscio”, ritmo facile e popolare, mentre nell’area di influenza anglosassone divenne il ballo “standard”.

A Buenos Aires, invece, a partire dai famosi anni 1912-13, il tango coinvolse strati della popolazione sempre più ampi e con essi poeti e musicisti di alto livello, rappresentando sempre di più lo spirito stesso della città.

Fonte: Pier Aldo Vignazia – Il Tango è sempre una storia d’amore.